DOCTOR33
18
ott. 2017.
POLITICA E SANITÀ
Diabete, medici di famiglia in prima
linea nella lotta alla malattia
DIABETE MELLITO,
DIABETE MELLITO DI TIPO 2, LUIGI D'AMBROSIO LETTIERI
In Italia, così come avviene già negli
altri paesi europei, la medicina generale deve avere la possibilità di
garantire l'accesso ai farmaci di nuova generazione a tutti i pazienti affetti
da quella che è diventata la nuova malattia del secolo, una vera e propria
epidemia che in Italia colpisce più di 3 milioni di persone. È questo uno degli
obiettivi prioritari della task force italiana antidiabete, un gruppo di lavoro
composto da tutti gli stakeholder della patologia, a partire dal ministero
della Salute, il Gruppo interparlamentare sul diabete, gli specialisti, i
medici di medicina generale e le associazioni di pazienti. Ieri a Roma nel
corso del Global diabetes policy forum, iniziativa voluta da AstraZeneca in
collaborazione con l'International Diabetes Federation, la World Heart Federation
e Primary Care Diabetes Europe, sono state presentate le 10 azioni prioritarie
della Road map dell'early action del diabete in Italia.
«Il lavoro iniziato con il Piano
Nazionale Cronicità continuerà per colmare al più presto le disparità
attualmente esistenti in Italia rispetto agli altri Paesi europei anche a
livello regionale» ha spiegato Luigi
D'Ambrosio Lettieri, senatore, membro della XII Commissione
Igiene e Sanità e presidente dell'intergruppo parlamentare Qualità della vita e
diabete. «Rispetto al ruolo che deve svolgere il medico di medicina generale, a
vantaggio dei pazienti e
dell'intero Sistema Sanitario, ci siamo
impegnati a riportare i farmaci innovativi, fondamentali per la cura del
diabete, nella piena podestà prescrittiva del medico di base. Stiamo inoltre
lavorando per creare una piena sinergia tra medico generico e specialista,
fondamentale per curare la malattia fin dall'inizio. Purtroppo oggi i pazienti
scoprono di essere affetti da diabete quando già è troppo tardi con serie
conseguenze per i pazienti stessi e per il Sistema Sanitario nazionale».
Tra le 10 azioni prioritarie
individuate dalla Task force anche: garantire al paziente la continuità del
percorso di gestione integrata anche attraverso la definizione di ruoli,
responsabilità e competenze dei vari attori chiamati ad intervenire;
valorizzare il ruolo del personale infermieristico nelle attività di
prevenzione, counseling e follow up della malattia; realizzare campagne di
informazione ed educazione dei cittadini; promuovere programmi di screening per
la diagnosi precoce; definire e monitorare indicatori di processo e di esito
omogenei a livello nazionale con l'obiettivo di migliorare la programmazione
sanitaria e la ripartizione delle risorse.
Secondo i dati Istat, in Italia il
diabete colpisce più di 3 milioni di persone, il 90% delle quali è affetto da
diabete di tipo 2. A queste si aggiungono circa 1 milione di persone
inconsapevoli di essere affette da diabete e 1 milione di persone a rischio di
sviluppare la patologia. Dal 2001 al 2016, la prevalenza del diabete è passata
dal 3,9% al 5,3%, vale a dire 1 milione di malati in più.
Il diabete rappresenta anche una delle
patologie a più alto impatto per la sostenibilità economica del sistema. Alcune
stime parlano di un costo annuo pari a 20,3 miliardi di euro, il 53% dei quali rappresentato
da costi diretti sanitari, relativi soprattutto alle ospedalizzazioni. I costi
indiretti, il 47% del totale, sono invece in massima parte legati al
pensionamento anticipato, dovuto principalmente all'incapacità, parziale o
totale, di lavorare.
Francesca
Malandrucco
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Presidente
domenico troìa
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