Cerca nel blog

La conta dei carboidrati


Iniziamo con alcuni brevi elementi di base:

Definizione: 
I carboidrati, detti anche glucidi, sono costituiti da carbonio ed acqua e sono contenuti principalmente negli alimenti di origine vegetale.

Possono essere classificati in semplici e complessi.

I glucidi semplici, (zuccheri) comprendono i monosaccaridi e i disaccaridi.

Monosaccaridi:
GLUCOSIO: Rappresenta  la forma in cui devono essere trasformati gli altri zuccheri per poter essere utilizzati dal nostro organismo.  Solo il 5% della quantità totale di carboidrati presenti nel nostro organismo è rappresentato da glucosio circolante nel sangue. Indice glicemico = 100. (vedere in fondo pagina per la definizione di indice glicemico).

FRUTTOSIO: si trova in abbondanza nella frutta e nel miele; viene assorbito nel piccolo intestino e metabolizzato dal fegato che lo trasforma in glucosio. Il suo indice glicemico è molto basso, pari a 23.

GALATTOSIO: in natura non si trova libero ma legato al glucosio con il quale origina il lattosio, lo zucchero del latte.

Disaccaridi:
SACCAROSIO: glucosio+fruttosio; molto comune in natura è presente nel miele, nelle barbabietole e nella canna da zucchero. Il suo indice glicemico è 68 ± 5.

LATTOSIO: glucosio + galattosio; è lo zucchero del latte ed il meno dolce tra i disaccaridi. Il suo indice glicemico è 46 ± 6.

MALTOSIO: glucosio+glucosio; poco presente nella nostra dieta si trova principalmente nella birra, nei cereali e nei germogli. Il suo indice glicemico è 109.

I glucidi complessi comprendono i polisaccaridi.

Polisaccaridi:
Si formano dall'unione di numerosi monosaccaridi. Si distinguono in polisaccaridi vegetali (amidi e fibre) e polisaccaridi di origine animale (glicogeno). 

L'amido è la riserva glucidica dei vegetali. Abbonda nei semi, nei cereali; si trova  anche in piselli, fagioli e patate dolci. 
Il glicogeno è un polisaccaride simile utilizzato come fonte di deposito e di riserva energetica primaria. Viene immagazzinato nel fegato e nei muscoli.

I dolcificanti sintetici costituiscono capitolo a parte (saccarina, aspartame etc.).
Non influiscono sulla glicemia, ma il loro uso continuato, soprattutto in bambini-adolescenti, non è consigliabile.

La conta dei carboidrati, cioè quanti carboidrati sono presenti in un dato alimento, è stata in buona parte trattata in una altra sezione del blog, inerente ai consigli pratici per il trattamento del diabete tipo 1.
Riporto quanto precedentemente scritto:


Propongo anche una tabella con i valori dei carboidrati dei vari alimenti:



Altro link per le liste di equivalenza:



Di seguito il manuale Accu-chek sugli alimenti...




Ricordo anche che per "indice glicemico" si intende sostanzialmente la velocità con cui i carboidrati vengono assorbiti. Lo zucchero puro ha un indice glicemico del 100%. Un alimento con indice glicemico pari a 50% alza la glicemia con una velocità pari alla metà di quella riportata per lo zucchero. Anche per conoscere gli indici glicemici dei vari alimenti, esistono numerose tabelle e programmi per smartphone (es. iPhone) o tablet (es. iPad).

Al seguente link una tabella indicativa degli indici glicemici per i principali alimenti.




Il "carico glicemico" tiene conto anche  dell'assorbimento di un cibo a base di carboidrati e si ottiene moltiplicando l'indice glicemico per il contenuto in carboidrati a porzione del cibo in questione, diviso 100.
Maggiore è il carico glicemico maggiore sarà l'innalzamento di glicemia e la correlata necessità di insulina.

IMPORTANTE: Ricordo che i grassi in genere rallentano l'assorbimento dei glucidi. Questo può condurre a rialzi tardivi della glicemia, anche a distanza di ore dai pasti. I cibi proteici in genere non contengono zuccheri, però una piccola percentuale di proteine può trasformarsi in glucidi.





Nessun commento:

Posta un commento