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domenica 10 marzo 2019

APD Informa - 23-24 novembre 2018 Congresso Regionale SIMI Puglia e Basilicata - Matera"



CONGRESSO REGIONALE
S I M I
Sezione Puglia e Basilicata
(Società Italiana di Medicina Interna)
 
Associazione Provinciale Diabetici Matera - APD MT ONLUS accreditata al Congresso SIMI (Società Italiana di Medicina Interna) tenutosi il 23 – 24 novembre 2018 a Matera - Palace Hotel.
Dal tema:
“Cronicità e Multi Morbidità – La Medicina Interna tra Governo Clinico e qualità delle Cure.”

Di grande interesse le relazioni dei medici intervenuti: “azioni mediche sulla gestione e cura del paziente, che è al centro dell’attenzione”.
La presenza dei volontari delle associazioni socio-sanitarie come osservatori e uditori è indirizzata alla conoscenza dei progressi della Medicina; e gli ospedali, ambulatori e medici che applicano le nuove metodiche.  Queste informazioni, a sua volta, vengono utilizzate nei nostri incontri associativi, azione e divulgazione aperta a tutti. Informare è formare.
Dando conto, informando i soci e i cittadini dove si applicano le nuove metodiche di cure. Da sempre diciamo, il cittadino ha il diritto di scelta: dove curarsi e da chi farsi curare. La figura professionale che guida il paziente: è il medico di famiglia, il nostro caro medico e amico, che conosce la nostra storia clinica e non fa mancare i suoi buoni consigli.

Il congresso presenta le relazioni mediche in diverse sessioni:

Sogari Fernando – Taranto, Presidente regionale SIMI  di Puglia e Basilicata ha aperto i lavori congressuali. Con la relazione di presentazione dei lavori.

Cariddi Daria – Bari. Interessante la relazione incentrata sul paziente. “La comunicazione medico-paziente in medicina interna e la comunicazione difficile”.

Fontana Enrico – Bari.  La relazione di Telemedicina. I progressi della tecnologia a favore del paziente e alla gestione dello stesso.

Vella Francesco – Bari.  “La medicina interna tra passato e futuro, parola e tecnologia”.

Suppressa Patrizia – Bari.  Nella lettura magistrale introduce “L’angolo delle malattie rare: la sarcoidosi”, relazionata da Agostini Carlo – Treviso. Interessante la metodica e l’azione di cura.

Solfrizzi Vincenzo – Bari. La lettura magistrale introduce “Stile di vita e rischio di malattie cardiovascolari” relazionato da Sabbà Carlo – Bari. La necessità che il paziente assume atteggiamenti consapevoli per la propria salute.

Napoli Nicola – Bari. Relazione “L’impatto dell’eradicazione virale sulla storia naturale della malattia HCV correlata. E a seguire la relazione Di Leo “ACLF” e Gatti “Trattamento dell’HCC avanzato.
Palmieri Vincenzo Ostilio – Bari. La lettura magistrale introduce “Febbre e sindromi ereditarie auto infiammatorie” relazionato da Portincasa Piero – Bari.

Palmieri Vincenzo Ostilio – Bari. Nella patologia cardiovascolare relaziona “Strategie terapeutiche dello scompenso cardiaco.

Suppressa Patrizia – Bari. Relazione “Sfida al colesterolo e alle malattie cardiovascolari: quale futuro?  A seguire Amoruso Michele – Putignano (BA) “Iperuricemia e rischio cardiovascolare”.

Nella sessione Nutrizione e microbiota hanno relazionato Moschetta Antonio – Bari e Serviddio Gaetano – Foggia.

La lettura magistrale De Gioia Sergio – Taranto introduce “Baricitinib: dagli studi registrativi alla real life” relaziona Prete Marcella – Bari.

Nella sessione “Complessità e fragilità: la gestione del diabete”.  Relatori moderatori V. Racanelli, S. Tardi.
Le relazioni hanno trattato automonitoraggio glicemico; nuove insuline; La complessità del diabete tra vecchi schemi e nuovi farmaci e inerzia terapeutica; Diabete e patologia cardiovascolare; Basal-bolus.
Graziuso,  Buonamico, Bellitti, Montedoro, Argese.
A seguire discussione sugli argomenti trattati.

Lettura Magistrale – Introduce: F. Sogari
DOAC e patologia trombo embolica, relazione di  G. Vendemiale. (Talia Michela – Castellaneta).

SPECIAL TOPIC
II Dipartimento Area Medica di Taranto – Moderatori: M. Magno – F.P. Semeraro.
Relazioni su Carcinoma della Tiroide – F. Sogari; Febbre e stato settico nel paziente fragile – A. Erbi.  A seguire discussione su argomenti trattati.

PNEUMOLOGIA – Moderatori: A. Metrangolo, G. Orlando.
Relazioni su Asma Grave – M.P. Foschino Barbaro (G.E. Carpagnano – Foggia). Algoritmo diagnostico dei versamenti pleurici essudativi – E. Costantino. Ecoendoscopia nello studio del mediastino – G. D’Alagni.   BPCO: la giusta terapia per il giusto paziente – M. Fago.

A seguire discussione sugli argomenti trattati, e, chiusura dei lavori del convegno con premiazione dei Giovani Internisti SIMI.

















Archivio foto APD

































da aggiornare



APD Informa - 21 novembre 2018 Convegno "San Giovanni da Matera"




Associazione Provinciale Diabetici Matera Onlus

In sinergia tra associazioni

partecipa e collabora

con le associazioni :

Associazione “Amici Pro San Giovanni da Matera”  - Matera

Associazione “Amici Pro San Giovanni da Matera”  - Ginosa

Che hanno promosso

CONVEGNO SAN GIOVANNI DA MATERA

SALA DEGLI STEMMI

SEDE ARCIVESCOVILE MATERA

Dal libro “Storia e vita di San Giovanni da Matera”

pubblicato dal prof. Pietro Tamburrano, presente al convegno con una lezione magistrale



Mercoledì, 21 novembre 2018, ore 18,00
 

il Prof. Pietro TAMBURRANO
presenta la sua opera


 "LA PERMANENZA DI SAN GIOVANNI DA MATERA IN GINOSA"



Nota Biografica

Pietro Tamburrano è nato a Ginosa (Taranto) il 25 aprile 1940. Ha compiuto gli studi classici, conseguendo la laurea in Pedagogia presso l’Università di Bari. Ha partecipato ai Concorsi, nazionali e regionali, per l’insegnamento nella Scuola Superiore, vincendo le Cattedre di Psicologia sociale e Pubbliche relazioni, di Latino e Italiano nei Licei e negli Istituti Magistrali, di Storia e Filosofia, e abilitandosi per l’insegnamento di Pedagogia, Psicologia e Sociologia.
Negli ultimi vent’anni, degli oltre quaranta trascorsi nella Scuola, ha creato il Laboratorio di Storia, sperimentando nuove forme di didattica attiva, attraverso la quale molti studenti hanno espresso qualità inedite.
Ha pubblicato le seguenti opere: Alla fine fu libertà, Radici preistoriche e protostoriche dell’antica Ghénos. L’uomo di Neanderthal nella sua Gravina, La permanenza di S. Giovanni da Matera in Ginosa.
E’ prossima la pubblicazione di una sua raccolta di poesie dal titolo Canti liberi.
Ha promosso, in collaborazione con l’Università di Lecce, il Convegno Nazionale su L’estetica del paesaggio, al quale parteciparono, tra altri illustri filosofi, Gianni Vattimo e Gillo Dorfles. E’ nell’Elenco nazionale dei Critici d’Arte. Scrive e collabora per varie Riviste.
Opera nel sociale, ponendo a fondamenti della evoluzione personale e collettiva la cultura e la coerenza.
Punti fermi della sua idealità sono la dignità e la libertà della persona.



“STORIA E VITA DI SAN GIOVANNI DA MATERA”:  E’ il titolo del Convegno organizzato dalle gemellate Associazioni “ AMICI PRO SAN GIOVANNI DA MATERA” aventi sedi in  Matera e in Ginosa (TA). In programma mercoledì,  21 novembre 2018 ore 18 circa presso la Sala degli Stemmi della Sede Arcivescovile di Matera, il seminario divulgativo rappresenta un’occasione di approfondimento culturale per studiosi, storici, religiosi, teofili, fedeli, etc. la cui finalità è incrementare la  conoscenza e la divulgazione a tutti i livelli goegrafici della Storia e della Vita del Santo Concittadino materano, GIOVANNI SCALCIONE, più conosciuto sul Gargano, Monastero di Pulsano,  come “Giovanni l’Eremita”.  All’introduzione sul tema da parte di S.E. Mons. Giuseppe Antonio Caiazzo, Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, seguiranno i Saluti e gli Interventi programmati dei rappresentanti della Associazione ESSERE di Matera, ing. Raffaele Paolicelli; dell’Associazione “AMICI PRO SAN GIOVANNI DA MATERA” sede di Ginosa Giuseppe Pirrazzo; dell’APD-Onlus  ( Associazioni di Matera Presidente Domenico Troia; dello Storico Prof. Vito Lence e del Presidente Studio Arti Visive di Matera, Prof. Franco Di Pede. Fulcro della manifestazione sarà la presentazione in prima assoluta  del Libro inedito “La permanenza di San Giovanni da Matera in Ginosa” da parte del  Relatore e autore Prof. Pietro Tamburrano storico di Ginosa, che nella circostanza approfondirà il tema della permanenza del Santo materano in Ginosa, allora territorio di Matera. Conclude e modera i lavori il dott. Emanuele D’Adamo, Presidente dell’Associazione “AMICI PRO SAN GIOVANNI DA MATERA” sede di Matera. Affianca il Convegno e la divulgazione della Vita e Storia del Santo materano la Mostra d’arte Nayf dell’artista Tony Montemurro presso Studio l’Atrio in Via San Biagio nei giorni 20,21 e 22 dalle ore 18 alle ore 20.
Citando i richiami storici della Vita di San Giovanni da Matera, la letteratura narra che Giovanni è nato  in Matera, verso la fine  del secolo undecimo (1080 circa). Apparteneva alla famiglia  De Scalzonibus, una delle più cospicue della Città di Matera. I suoi Genitori si distinguevano egualmente per i loro natali, e per le loro virtù. Sin da fanciullo, dopo aver approfondito gli studi teologici in Matera, presso il Monastero Benedettino di San Eustachio, in Cattedrale, perdutamente innamorato dell’Onnipotente,  rinunciando alla ordinaria amicizia umana, cerca insistentemente l’amicizia di Dio.  Da eremita stremato, dopo affannosa ricerca, dopo aver ricevuto finalmente l’intimo colloquio con il Divino diventa instancabile missionario e grande evangelizzatore  dedicando tutta la Sua Vita alla conoscenza e alla divulgazione della verità divina. Per dono e intercessione di Dio manifesta virtù miracolose e potenza taumaturgica su malati e storpi. Concede grazie a quanti lo hanno cercato e conosciuto; comanda sulla morte; vince su Satana, sana gli indemoniati. Decide sulla pioggia liberando i contadini dalla siccità. Fondatore della Congregazione Benedettina di Ginosa e poi di Pulsano ( Manfredonia) muore in Foggia il 20 giugno del 1139 manifestando ancora molti miracoli alle genti del Gargano. Nel 1830, per volontà popolare dei materani, le Sacre Spoglie giungono finalmente nell’amata  Città di Matera ove sono deposte tutt’oggi   nell’Urna visibile in Cattedrale presso l’altare minore. Numerosi i miracoli narrati da fedeli nella Città di Matera.
                                             dott. Emanuele D’Adamo
        Presidente Associazione “ Pro San Giovanni da Matera”

BENI COMUNI


Coinvolgere tutti i cittadini nella cura dei beni comuni, promuovere nel contempo la partecipazione e l’incontro tra generazioni. E’ questo l’obiettivo che i cittadini si devono porre, oggi. Essere protagonisti, accanto ai volontari e, coinvolgere gli studenti (la giovine italia), che, nell’ambito dei vari percorsi, avranno modo di maturare un’importante esperienza formativa, di impegno civico e crescita civile. Li vedranno impegnati: dalla cura del bene pubblico come gli spazi di feste ed di animazione territoriale, alle attività di informazione, sensibilizzazione e coinvolgere nuovi volontari, con particolare attenzione ai cittadini più fragili e soli, gli anziani, che potranno così partecipare attivamente alla vita della propria comunità; verranno coinvolti gli stessi, con la raccolta dei loro racconti  che contribuiranno a diffondere e restituire il giusto valore alla terza età e, contribuire a formare un buon valore sociale – i beni comuni - quindi uno strumento per dare ulteriore diffusione e favorire il coinvolgimento di nuovi cittadini e volontari.

Applicate alla sanità le regole del “bene comune” : il fine non è il profitto ma un utilizzo condiviso del bene. Per bene comune intendiamo un bene che è proprietà di una comunità e del quale la comunità può disporre liberamente – (sociale)”.

Dalla riflessione  sui beni comuni, di matrice cattolica, che si sviluppa sul dono e la reciprocità, grazie all’impegno degli uomini di buona volontà, che vorranno dare un contributo per aprire nuove prospettive sociali.  Non c'è nella Bibbia l'espressione 'bene comune", ma c'è il suo corrispettivo - dell'apertura all'altro come fratello.

Oggi, più che mai, un insegnamento dei valori sociali ci viene dato da san Giovanni da Matera e la sua storia antica (1080). Con il suo rigore di vita ispirata a una rigida ascesi eremitica - (Regola di vita tesa a raggiungere, attraverso il distacco dalle cose terrene, quella purificazione dell'anima che consente di dedicarsi compiutamente alla vita spirituale e contemplativa, fino all'unione mistica con Dio),  solitudine e penitenza - lo portò ad avere, coscienza e conoscenza, della sofferenza umana. Portando alle estreme conseguenze la sua ascesi penitente, privandosi per un periodo lungo, la storia riferisce, più di due anni, privandosi completamente del cibo, delle bevande e dell'uso della parola. Solo a partire da questo momento iniziò l'attività di predicazione e proselitismo, che si protrasse sino alla sua morte.

La fede e la preghiera sono stati i suoi strumenti del vivere quotidiano. Precursore, all’assistenza e cura dei bisognosi con il conforto e la parola di Dio.

Sin dagli esordi, scelse la regola benedettina, ma insistette soprattutto nel restituire valore al lavoro manuale, alla stretta osservanza della povertà individuale, alla necessità di prestare obbedienza assoluta. Dovette mantenere viva una preferenza per la vita eremitica, sia pure inquadrata all'interno di un cammino di formazione e perfezione che nella vita cenobitica (una vita austera, appartata) trovava il suo solido fondamento.

 «un cammino di giustizia che permetta all'uomo di uscire dal proprio egoismo per aprirsi a quel 'bene' che è l'altro, il fratello».

 «Proteggere il debole, ridistribuire le ricchezze e le risorse per evitare disagio e povertà, questo è il bene da ricercare, andando persino oltre l'idea di semplice solidarietà ed equità per approdare, a quel 'bene' fondamentale che è farsi povero per l'altro, fino a dare la vita per lui».

Per tutelare il bene comune e l'uguaglianza, si debba partire dagli ultimi. La costruzione del bene comune può essere ulteriormente illuminata dalla riflessione sulla tutela dei diritti fondamentali di cui ogni uomo dovrebbe godere.

Una riflessione.

Senza preghiera si muore, come senza aria è impossibile vivere. Se non vogliamo che la nostra esistenza languisca sino a morire come un fuoco senza legna, un pozzo senza acqua, un organismo senza sangue, un corpo senza vita.

La vita è un dono di Dio, continuare a vivere è anche impegno nostro di ogni giorno.

Coltivare la mente e il cuore, allenare la volontà a scegliere, il bene, a crescere nell’amore.

Da soli possiamo percorrere un tratto della nostra strada alla ricerca della felicità,ma, la presenza di DIO, deve essere sempre in noi, per noi, con noi.

I volontari sono cittadini del mondo, agire e fare per il bene dell’umanità.
Domenico Troia
APD MT ONLUS

 


Archivio foto APD

da sn. : Domenico Troia - S.E. Mons. Giuseppe Antonio Caiazzo - Prof. Pietro Tamburrano - Dottor Emanuele D'Adamo
Prof. Vito Lence
Prof. Franco Di Pede
Pres.Prov. APD Domenico Troia
Dottor Emanuele D'Adamo - Pres. Pro Amici San Giovanni da Matera
Ing. Raffaele Paolicelli - Pres. Assoc. ESSERE - Matera
S.E. Mons. Giuseppe Antonio Caiazzo - Arcivescovo di Matera-Irsina
i relatori
Foto:  Cena dopo convegno
Rassegna stampa



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LA LUCANIA NEWS
SASSILIVE  24 NOV 2018.





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