Associazione Provinciale Diabetici Matera Onlus
In sinergia tra associazioni
partecipa e collabora
con le associazioni :
Associazione “Amici Pro San Giovanni da Matera” - Matera
Associazione “Amici Pro San Giovanni da Matera” - Ginosa
Che hanno promosso
CONVEGNO SAN GIOVANNI DA MATERA
SALA DEGLI STEMMI
SEDE ARCIVESCOVILE MATERA
Dal libro “Storia e vita di San Giovanni da Matera”
pubblicato dal prof. Pietro Tamburrano, presente al convegno
con una lezione magistrale
Mercoledì, 21 novembre 2018, ore 18,00
il Prof. Pietro TAMBURRANO
presenta la sua opera
"LA PERMANENZA DI SAN GIOVANNI DA MATERA IN GINOSA"
Nota Biografica
Pietro Tamburrano è nato a Ginosa
(Taranto) il 25 aprile 1940. Ha compiuto gli studi classici, conseguendo la
laurea in Pedagogia presso l’Università di Bari. Ha partecipato ai Concorsi,
nazionali e regionali, per l’insegnamento nella Scuola Superiore, vincendo le
Cattedre di Psicologia sociale e Pubbliche relazioni, di Latino e Italiano nei
Licei e negli Istituti Magistrali, di Storia e Filosofia, e abilitandosi per
l’insegnamento di Pedagogia, Psicologia e Sociologia.
Negli ultimi vent’anni, degli
oltre quaranta trascorsi nella Scuola, ha creato il Laboratorio di Storia,
sperimentando nuove forme di didattica attiva, attraverso la quale molti
studenti hanno espresso qualità inedite.
Ha pubblicato le seguenti opere: Alla fine fu libertà, Radici preistoriche e
protostoriche dell’antica Ghénos. L’uomo di Neanderthal nella sua Gravina, La
permanenza di S. Giovanni da Matera in Ginosa.
E’ prossima la pubblicazione di
una sua raccolta di poesie dal titolo Canti
liberi.
Ha promosso, in collaborazione
con l’Università di Lecce, il Convegno Nazionale su L’estetica del paesaggio, al quale parteciparono, tra altri
illustri filosofi, Gianni Vattimo e Gillo Dorfles. E’ nell’Elenco nazionale dei
Critici d’Arte. Scrive e collabora per varie Riviste.
Opera nel sociale, ponendo a
fondamenti della evoluzione personale e collettiva la cultura e la coerenza.
Punti fermi della sua idealità
sono la dignità e la libertà della persona.

“STORIA E VITA DI SAN GIOVANNI DA MATERA”: E’ il titolo del Convegno organizzato dalle
gemellate Associazioni “ AMICI PRO SAN GIOVANNI DA MATERA” aventi sedi in Matera e in Ginosa (TA). In programma
mercoledì, 21 novembre 2018 ore 18 circa
presso la Sala
degli Stemmi della Sede Arcivescovile di Matera, il seminario divulgativo
rappresenta un’occasione di approfondimento culturale per studiosi, storici,
religiosi, teofili, fedeli, etc. la cui finalità è incrementare la conoscenza e la divulgazione a tutti i
livelli goegrafici della Storia e della Vita del Santo Concittadino materano, GIOVANNI
SCALCIONE, più conosciuto sul Gargano, Monastero di Pulsano, come “Giovanni l’Eremita”. All’introduzione sul tema da parte di
S.E. Mons. Giuseppe Antonio Caiazzo, Arcivescovo della Diocesi di
Matera-Irsina, seguiranno i Saluti e gli Interventi programmati dei
rappresentanti della Associazione ESSERE di Matera, ing. Raffaele Paolicelli;
dell’Associazione “AMICI PRO SAN GIOVANNI DA MATERA” sede di Ginosa Giuseppe Pirrazzo;
dell’APD-Onlus ( Associazioni di Matera
Presidente Domenico Troia; dello Storico Prof. Vito Lence e del
Presidente Studio Arti Visive di Matera, Prof. Franco Di Pede. Fulcro
della manifestazione sarà la presentazione in prima assoluta del Libro inedito “La permanenza di San
Giovanni da Matera in Ginosa” da parte del Relatore e autore Prof. Pietro Tamburrano
storico di Ginosa, che nella circostanza approfondirà il tema della permanenza
del Santo materano in Ginosa, allora territorio di Matera. Conclude e modera i
lavori il dott. Emanuele D’Adamo, Presidente dell’Associazione “AMICI
PRO SAN GIOVANNI DA MATERA” sede di Matera. Affianca il Convegno e la
divulgazione della Vita e Storia del Santo materano la Mostra d’arte Nayf
dell’artista Tony Montemurro presso Studio l’Atrio in Via San Biagio nei
giorni 20,21 e 22 dalle ore 18 alle ore 20.
Citando i richiami storici della Vita di San Giovanni
da Matera, la letteratura narra che Giovanni è nato in Matera, verso la fine del secolo undecimo (1080 circa). Apparteneva
alla famiglia De Scalzonibus, una delle
più cospicue della Città di Matera. I suoi Genitori si distinguevano egualmente
per i loro natali, e per le loro virtù. Sin da fanciullo, dopo aver
approfondito gli studi teologici in Matera, presso il Monastero Benedettino di
San Eustachio, in Cattedrale, perdutamente innamorato dell’Onnipotente, rinunciando alla ordinaria amicizia umana,
cerca insistentemente l’amicizia di Dio.
Da eremita stremato, dopo affannosa ricerca, dopo aver ricevuto
finalmente l’intimo colloquio con il Divino diventa instancabile missionario e
grande evangelizzatore dedicando tutta la Sua Vita alla conoscenza
e alla divulgazione della verità divina. Per dono e intercessione di Dio
manifesta virtù miracolose e potenza taumaturgica su malati e storpi. Concede
grazie a quanti lo hanno cercato e conosciuto; comanda sulla morte; vince su
Satana, sana gli indemoniati. Decide sulla pioggia liberando i contadini dalla
siccità. Fondatore della Congregazione Benedettina di Ginosa e poi di Pulsano (
Manfredonia) muore in Foggia il 20 giugno del 1139 manifestando ancora molti
miracoli alle genti del Gargano. Nel 1830, per volontà popolare dei materani,
le Sacre Spoglie giungono finalmente nell’amata
Città di Matera ove sono deposte tutt’oggi nell’Urna visibile in Cattedrale presso
l’altare minore. Numerosi i miracoli narrati da fedeli nella Città di Matera.
dott. Emanuele D’Adamo
Presidente Associazione “ Pro San Giovanni da Matera”
BENI COMUNI
Coinvolgere tutti i cittadini nella cura dei beni
comuni, promuovere nel contempo la partecipazione e l’incontro tra generazioni.
E’ questo l’obiettivo che i cittadini si devono porre, oggi. Essere protagonisti,
accanto ai volontari e, coinvolgere gli studenti (la giovine italia), che,
nell’ambito dei vari percorsi, avranno modo di maturare un’importante
esperienza formativa, di impegno civico e crescita civile. Li vedranno
impegnati: dalla cura del bene pubblico come gli spazi di feste ed di animazione
territoriale, alle attività di informazione, sensibilizzazione e coinvolgere nuovi
volontari, con particolare attenzione ai cittadini più fragili e soli, gli
anziani, che potranno così partecipare attivamente alla vita della propria
comunità; verranno coinvolti gli stessi, con la raccolta dei loro racconti che contribuiranno a diffondere e restituire il
giusto valore alla terza età e, contribuire a formare un buon valore sociale –
i beni comuni - quindi uno strumento per dare ulteriore diffusione e favorire
il coinvolgimento di nuovi cittadini e volontari.
Applicate alla sanità le regole del “bene comune” : il
fine non è il profitto ma un utilizzo condiviso del bene. Per bene comune intendiamo
“un bene che è proprietà di una comunità e del quale la comunità può
disporre liberamente – (sociale)”.
Dalla riflessione sui beni comuni, di
matrice cattolica, che si sviluppa sul dono e la reciprocità, grazie
all’impegno degli uomini di buona volontà, che vorranno dare un contributo per
aprire nuove prospettive sociali. Non
c'è nella Bibbia l'espressione 'bene comune", ma c'è il suo corrispettivo -
dell'apertura all'altro come fratello.
Oggi, più che mai, un insegnamento dei valori sociali
ci viene dato da san Giovanni da Matera e la sua storia antica (1080). Con il
suo rigore di vita ispirata a una rigida ascesi eremitica - (Regola di vita
tesa a raggiungere, attraverso il distacco dalle cose terrene, quella
purificazione dell'anima che consente di dedicarsi compiutamente alla vita
spirituale e contemplativa, fino all'unione mistica con Dio), solitudine e penitenza - lo portò ad avere,
coscienza e conoscenza, della sofferenza umana. Portando alle estreme
conseguenze la sua ascesi penitente, privandosi per un periodo lungo, la storia
riferisce, più di due anni, privandosi completamente del cibo, delle bevande e
dell'uso della parola. Solo a partire da questo momento iniziò l'attività di
predicazione e proselitismo, che si protrasse sino alla sua morte.
La fede e la preghiera sono stati i suoi strumenti del
vivere quotidiano. Precursore, all’assistenza e cura dei bisognosi con il
conforto e la parola di Dio.
Sin dagli esordi, scelse la regola benedettina, ma
insistette soprattutto nel restituire valore al lavoro manuale, alla stretta
osservanza della povertà individuale, alla necessità di prestare obbedienza
assoluta. Dovette mantenere viva una preferenza per la vita eremitica, sia pure
inquadrata all'interno di un cammino di formazione e perfezione che nella vita
cenobitica (una vita austera, appartata) trovava il suo solido fondamento.
«un cammino
di giustizia che permetta all'uomo di uscire dal proprio egoismo per aprirsi a
quel 'bene' che è l'altro, il fratello».
«Proteggere
il debole, ridistribuire le ricchezze e le risorse per evitare disagio e
povertà, questo è il bene da ricercare, andando persino oltre l'idea di
semplice solidarietà ed equità per approdare, a quel 'bene' fondamentale che è
farsi povero per l'altro, fino a dare la vita per lui».
Per tutelare il bene comune e l'uguaglianza, si debba
partire dagli ultimi. La costruzione del bene comune può essere ulteriormente
illuminata dalla riflessione sulla tutela dei diritti fondamentali di cui ogni
uomo dovrebbe godere.
Una riflessione.
Senza preghiera si muore, come senza aria è
impossibile vivere. Se non vogliamo che la nostra esistenza languisca sino a
morire come un fuoco senza legna, un pozzo senza acqua, un organismo senza
sangue, un corpo senza vita.
La vita è un dono di Dio, continuare a vivere è anche
impegno nostro di ogni giorno.
Coltivare la mente e il cuore, allenare la volontà a
scegliere, il bene, a crescere nell’amore.
Da soli possiamo percorrere un tratto della nostra
strada alla ricerca della felicità,ma, la presenza di DIO, deve essere sempre
in noi, per noi, con noi.
I volontari sono cittadini del mondo, agire e fare per
il bene dell’umanità.
Domenico Troia
APD MT ONLUS
Archivio foto APD
da sn. : Domenico Troia - S.E. Mons. Giuseppe Antonio Caiazzo - Prof. Pietro Tamburrano - Dottor Emanuele D'Adamo
Prof. Vito Lence
Prof. Franco Di Pede
Pres.Prov. APD Domenico Troia
Dottor Emanuele D'Adamo - Pres. Pro Amici San Giovanni da Matera
Ing. Raffaele Paolicelli - Pres. Assoc. ESSERE - Matera
S.E. Mons. Giuseppe Antonio Caiazzo - Arcivescovo di Matera-Irsina
i relatori
Foto: Cena dopo convegno
Rassegna stampa
Cssv matera
sassilive
LA LUCANIA NEWS
SASSILIVE 24 NOV
2018.
da aggiornare